Per attraversare la rivoluzione che la storiografia del Novecento ha compiuto attraverso la critica delle "fonti" Vanessa Roghi (La lettera sovversiva, Eroina) partirà da Marc Bloch, lo storico francese antifascista fondatore delle Annales, ucciso dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Bloch applicò questo esercizio critico per la prima volta di fronte alle "false notizie di guerra" negli anni della Grande guerra, dando così corpo a quello che, a partire da un suo testo fondamentale, sarà da allora definito il "mestiere" di storico. Mestiere come quello di un artigiano, perché bisognoso di metodo e attrezzi del mestiere. Metodo e attrezzi indispensabili non solo per gli storici, ma per chiunque voglia porsi nei confronti del "non visto", del "non vissuto", in una prospettiva critica. Una sfida che le immagini hanno reso ancora più ardua e che l'intelligenza artificiale, oggi, sembra rendere impossibile.