Secondo la scrittrice e giornalista Marija Stepanova da tempo è in atto un tentativo, non solo da parte della Russia nei confronti dell'Ucraina, di aggrapparsi a una nostalgica età dell'oro per perseguire obiettivi politici e militari: "Abbiamo questa sensazione speciale per la 'Grande guerra patriottica', perché è l'unico punto della nostra storia su cui tutti sono d'accordo: è stato terribile, è stato incredibilmente difficile e abbiamo vinto e abbiamo aiutato a salvare il mondo. Questa narrazione è la sola che definisce la nazione russa e lo Stato russo, ma ora viene abusata da Putin, che usa l'immagine della 'Grande guerra patriottica' come fondamento della sua agenda". Stepanova, che ora risiede in Germania, attraverso l'autofiction analizza nelle sue opere la storia del suo Paese d'origine e il senso di spaesamento di chi vive in esilio, come accade in Memoria della memoria e in La sparizione. Ne parla a Mantova con Elvira Mujčić (La buona condotta).