Tutti gli animali – e persino i funghi – comunicano tra loro secondo codici complessi che, fino a non molti anni fa, venivano bollati come "puro istinto". Il paradigma umano è infatti sempre stato il metro di paragone nel discorso sul linguaggio, ma uno studio più approfondito sulla natura rivela come le interazioni che esulano dall'interlocuzione tra homo sapiens siano in grado di renderci più consapevoli delle necessità degli altri esseri viventi e sul modo in cui, il più delle volte, li consideriamo e li sfruttiamo in maniera acritica. La filosofa e ricercatrice Eva Meijer (Il cottage degli uccelli, Linguaggi animali) ritiene che "la grande domanda dei nostri tempi – nel contesto del disastro climatico, della perdita di biodiversità e dell'estinzione delle specie – è ripensare cosa significa umano" e che "guardare in modo diverso agli animali potrebbe aiutare". Sul modo in cui sarebbe auspicabile invertire la rotta, l'autrice di Il soldato era un delfino discuterà insieme al collega filosofo Marco Filoni.