Con Pronomi (Einaudi), Enrico Testa conduce il lettore in un viaggio brillante e ironico nelle grammatiche della vita e della lingua. Poeta e linguista, Testa rivendica il diritto alla contraddizione, all’ascolto e al libero gioco con le parole: il libro riflette sulle identità che si alternano nella sintassi quotidiana, sulla molteplicità dei pronomi che ricreano ogni giorno il senso del “noi”, del “voi” e dell’intimo “io”. Un dialogo corale, spesso interrotto, che illumina la fragilità e la forza dei nostri cerchi di appartenenza. Lo intervista Raffaele Riba. Con Pronomi (Einaudi), Enrico Testa conduce il lettore in un viaggio brillante e ironico nelle grammatiche della vita e della lingua. Poeta e linguista, Testa rivendica il diritto alla contraddizione, all’ascolto e al libero gioco con le parole: il libro riflette sulle identità che si alternano nella sintassi quotidiana, sulla molteplicità dei pronomi che ricreano ogni giorno il senso del “noi”, del “voi” e dell’intimo “io”. Un dialogo corale, spesso interrotto, che illumina la fragilità e la forza dei nostri cerchi di appartenenza. Lo intervista Raffaele Riba.