“Il mio cuore resta lì, tra quelle montagne che hanno plasmato non solo la mia infanzia, ma la persona che sono diventata”. L’infanzia di Deborah Compagnoni in Valtellina, a Santa Caterina di Valfurva, un paese con meno di cinquecento abitanti immerso nel gruppo Ortles-Cevedale, ha forgiato lo spirito avventuroso e curioso di una bambina cresciuta libera di sperimentare, sbagliare, rialzarsi. È in quel terreno fatto di neve, boschi, libertà e piccoli ardimenti che nasce il carattere di una campionessa capace di reinventarsi, di vincere, di ripartire. Un mondo autentico, vissuto a pieni polmoni, un po’ indisciplinato e forse proprio per questo magico: un invito a far re-innamorare bambini e adulti dell’avventura, dello sport e della natura. A Una Montagna di Libri, Deborah dialoga con una giovane atleta dello sci alpino, tra i volti emergenti della nuova generazione azzurra. Insieme esplorano il rapporto tra età diverse dello sport, il significato della libertà personale nel plasmare ambizioni e carattere, la gioia della montagna, il cambiamento di tecnologie e di paradigma tra generazioni, e il filo che unisce le sciatrici di ieri e di oggi. Perché se è dal gioco che nascono sogni e aspirazioni, allora è lì che bisogna tornare quando si cerca di capire chi siamo davvero.