La piazza dell’editoria

Descrizione

Da sempre gli editori hanno come compito pubblicare ovvero rendere pubblico, diffondere, quello che scrittori e intellettuali producono. I libri, per essere tali, devono essere portati in piazza e trovare qui i loro lettori. Questa piazza dei libri e dei saperi, però, non è sempre uguale a se stessa. Negli ultimi anni ha subito delle enormi trasformazioni ed è stata messa in discussione dalla crisi del dibattito pubblico e dalla concorrenza di nuovi media. Nel 2024, ad esempio, sono state pubblicate oltre 90.000 novità ma quante, di queste, hanno lasciato un segno e sono state capaci di orientarci, di stimolarci o anche di intrattenerci? E cosa fanno gli editori per rispondere alle sfide che il nostro tempo pone alla “piazza dei libri”? Ne parleremo con Gemma Trevisani, responsabile della narrativa italiana di Rizzoli, e con Elda Granata, editor di saggistica per Carocci editore, stimolati dalle domande di Giovanni Carletti, senior editor degli Editori Laterza.
Giovanni Carletti è senior editor presso gli Editori Laterza. Dopo aver studiato a Pisa si è trasferito a Roma, ma, da versiliese, sente sempre il richiamo del salmastro e del calcare delle Apuane. Per Laterza si occupa prevalentemente di storia, politica, economia e varia.
Elda Granata è editor di saggistica italiana e straniera per Carocci editore. Dal 2015 al 2022 ha lavorato alla Oxford University Press, nella sede di New York, dove ha curato numerose pubblicazioni di ambito storico-letterario e contribuito alla collana Very Short Introductions. Sempre negli Stati Uniti, ha collaborato con Cambridge University Press e Morgan Library & Museum. Ha conseguito un dottorato di ricerca in lettere classiche presso l’Università La Sapienza di Roma.
Gemma Trevisani, nata a Bologna, dirige la narrativa italiana di Rizzoli. Dopo gli studi in lettere tra l’Italia e la Francia, è entrata nel mondo dell’editoria. È stata editor di narrativa italiana e straniera per Rizzoli e, brevemente, per Einaudi, e scout presso Maria B. Campbell a New York e a Londra per i mercati esteri, per il cinema e la televisione.