Ognuno di noi è geografo, ognuno di noi fa esperienza del proprio spazio con la propria cultura. La cartografia è stata spesso strumento di potere e colonialismo. Matteo Meschiari (Terre che non sono la mia. Una controgeografia in 111 mappe, Bollati Boringhieri) propone una controgeografia in 111 mappe che prova a cercare le prospettive e il punto di vista di altri popoli e altre nazioni, come quelle dei nativi, carte non solo utili e concrete, ma che inseguono elementi che ci portano in altre dimensioni, anche metafisiche e magiche. Dialoga con lui Telmo Pievani. Ognuno di noi è geografo, ognuno di noi fa esperienza del proprio spazio con la propria cultura. La cartografia è stata spesso strumento di potere e colonialismo. Matteo Meschiari (Terre che non sono la mia. Una controgeografia in 111 mappe, Bollati Boringhieri) propone una controgeografia in 111 mappe che prova a cercare le prospettive e il punto di vista di altri popoli e altre nazioni, come quelle dei nativi, carte non solo utili e concrete, ma che inseguono elementi che ci portano in altre dimensioni, anche metafisiche e magiche. Dialoga con lui Telmo Pievani.