Quando spegniamo la console, riusciamo davvero a smettere di giocare? Dai social media agli algoritmi che guidano le nostre scelte, siamo costantemente immersi in una realtà che insegue le logiche videoludiche. I mondi virtuali non possono essere più considerati soltanto delle forme di evasione, ma possibilità di trasformazione – anche profonda – della nostra psiche. Il filosofo e game designer Stefano Gualeni (Il videogioco del mondo), docente all'Institute of Digital Games dell'università di Malta, ha condotto una ricerca che intreccia esistenzialismo, game design e semiotica per mostrare come la finzione stia sviluppando nuove strategie per modificare la realtà. Se oggi tutto è un gioco, sostiene Gualeni, allora niente è più "soltanto" un gioco: ideali, valori e convinzioni vengono veicolati dai videogiochi con una forza che la filosofia tradizionale non aveva mai sperimentato. L'autore ne parla con Nicolò Porcelluzzi (Fare i versi).