Gratitudine ad alta quota

Alpinisti, i «conquistatori dell’inutile» li chiamava Lionel Terray. Perché non c’è niente su una cima, solo la terra che finisce e traccia il confine dello spazio destinato agli uomini. E allora cosa cercano lassù: il piacere semplice di salire per rocce e neve? Un lusso fine a sé stesso, che però serve ad accendere nell’anima quel sentimento che ci rende umani e a cercare il proprio inno alla vita e alla sua semplicità. L’alpinista Nives Meroi, in dialogo con la scrittrice Irene Borgna, racconterà di paesaggi sconfinati, della forza che nasce dal salire insieme: «Nemmeno in cima alle montagne più alte del pianeta mi è passato per la testa di alzare le braccia in segno di trionfo; semmai, accovacciata a terra, mi è sempre venuto spontaneo dire grazie».