martedì
11/11

Gente di Dublino di James Joyce e James Joyce di Edna O'Brien

Descrizione

Gente di Dublino è il grande capolavoro giovanile di James Joyce. L'opera in cui, nella forma del racconto, ha messo a punto la visionarietà che lo ha reso immortale, ora in una nuova traduzione a cura di Fabio Pedone ed Enrico Terrinoni, studiosi e traduttori di lungo corso dell’opera joyciana. È a Trieste, tra i suoi caffè e le sue case in affitto, che James Joyce concepisce gran parte dei quindici racconti che compongono questo libro. Ha poco più di vent’anni, e forse è il bagaglio di esperienze italiane, forse la distanza ormai maturata nei confronti del luogo natio da cui si è autoesiliato, a consentirgli un nitore e una chiarezza di dettagli che renderà la sua opera eterna: un nodo di atmosfere, strade, respiri ed esistenze, capaci di palpi tare come un solo animale sulla pagina. Quelle dei dublinesi qui narrate sono esistenze banali, di personaggi in carne e ossa ma anche simbolo dell’umanità tutta. Vite che affrontano enormi ambizioni e tragedie silenziose, lo svelamento delle false promesse della religione e la vertigine dell’impossibilità, nella maggior parte dei casi, di trovare un senso agli eventi. Esistenze trafitte da una rivelazione che non lascia scampo e da cui non si può tornare indietro. È così per Polly, che è costretta ad attendere seduta sul letto il ritorno della madre, andata a chiedere all’uomo con cui ha una relazione segreta di sposarla; è così per Eveline, che all’ultimo momento non trova la forza di abbandonare tutto e salire con l’uomo che ama sulla nave in partenza per Buenos Aires; è così per Gabriel in «The Dead» (titolo tradotto qui per la prima volta con «Il morto»), che guarda la neve ricoprire la città e l’Irlanda intera mentre constata la propria fine interiore. Ognuno di questi racconti è un ritratto senza eguali della forza vitale umana nella sua lotta contro la paralisi delle convenzioni sociali: una presa di coscienza attraverso la letteratura della nostra condizione di esseri senza grazia, che pur relegati nell’ombra continuano ostinatamente a desiderare.

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Indiscutibilmente lo scrittore piú influente del XX secolo, James Joyce continua ancora oggi a ispirare scrittori, lettori e pensatori. Edna O'Brien si avvicina al maestro come può farlo soltanto un'altra grande scrittrice che arriva dalla stessa terra. Dall'adolescenza di Joyce ai suoi viaggi all'estero, fino alla pubblicazione di Ulisse, gli scandali, i processi e oltre, O'Brien ripercorre l'arco di una straordinaria avventura esistenziale e letteraria. Ma raccontando il romanzo di una vita, O'Brien fa i conti anche con il proprio paese, la propria identità di donna, scrittrice e irlandese, regalando inaspettatamente al lettore uno dei suoi libri piú intimi e personali.

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Fabio Pedone è traduttore, critico e docente di traduzione letteraria. Ha tradotto fra gli altri James Joyce, Damon Galgut, Jaimy Gordon. Con Enrico Terrinoni ha curato, per Mondadori, il completamento della prima traduzione integrale commentata in italiano del Finnegans Wake di Joyce (2 volumi, 2017 e 2019). Suoi interventi e saggi sono apparsi su riviste come Strumenti critici e Testo a fronte. Nel 2020 è uscita la sua nuova traduzione di I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift per Mondadori. Ha vinto il Premio Geiger per la Traduzione Poetica e il Premio Nazionale per la Traduzione.

Enrico Terrinoni è attualmente Professore distaccato presso l’Accademia Nazionale dei Lincei (Centro Interdisciplinare Beniamino Segre) e Professore ordinario di Letteratura inglese all’Università per Stranieri di Perugia. Nel 2024 ha ricevuto il Presidential Distinguished Service Award conferito dalla Presidenza della Repubblica irlandese per meriti internazionali in campo letterario e culturale. Il suo libro su Jyce a Roma, "Su tutti i vivi e i morti." (Feltrinelli, 2022) ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Premio Francesco de Sanctis, il Premio della Giuria al Premio Viareggio-Répaci, ottenuto la Menzione della giuria al Premio Comisso e vinto il Premio Nazionale di Anglistica "Sergio Perosa". L’Ulisse di Joyce da lui curato per Bompiani nel 2021 (prima edizione al mondo bilingue e annotata) ha vinto il Premio Internazionale Capalbio. Il suo "La vita dell'altro" (Bompiani 2023) sul rapporto tra Svevo e Joyce ha vinto il Premio Fiuggi Storia nel 2023. Altre sue opere premiate sono l’edizione italiana dell’Antologia di Spoon River per Feltrinelli (Premio Città di Firenze – Von Rezzori), l’edizione, in collaborazione con Fabio Pedone, degli ultimi due libri del Finnegans Wake per Mondadori (Premio Annibal Caro) e la prima sua traduzione dell’Ulisse per Newton Compton (Premio Napoli). Ha tenuto conferenze in più di trenta paesi. Scrive sul Manifesto, Left, Il Venerdì, e Il Tascabile Treccani. Tra le altre sue opere: Occult Joyce: The Hidden in Ulysses (Cambridge Scholars, 2007), James Joyce e la fine del romanzo (Carocci, 2015), Oltre abita il silenzio. Tradurre la letteratura (Il saggiatore 2019), Chi ha paura dei classici (Cronopio 2020), The Book About Everything (Head of Zeus, 2022), La letteratura come materia oscura (Treccani, 2024).

Morgana Rancati è geometra ed insegna grafica, disegno e fotografia presso il CFP Consortile di Casalpusterlengo.
Ospiti: Fabio Pedone, Morgana Rancati

Orari

16:30

Ingresso

Gratuito

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Luogo evento

Museo della Stampa e Stampa d'Arte a Lodi "Andrea Schiavi", Via della Costa, 4, 26900 Lodi LO, Italia