Il colonialismo ha portato nel nostro orizzonte di occidentali un'umanità che abbiamo sentito (o continuiamo a sentire) come prepotentemente diversa, spaventosa, incomprensibile. Partendo dalla Tempesta di William Shakespeare e dal personaggio di Calibano, Carmen Gallo guarda ad altri classici inglesi come Robinson Crusoe di Daniel Defoe e Jane Eyre di Charlotte Brontë e alle figure di Friday e di Bertha Mason come tentativi della letteratura di rappresentare un'alterità vissuta come mostruosa, rivelando paure profonde e insieme il bisogno di addomesticarne l'estraneità incontenibile. A completare la collana sono Foe di J. M. Coetzee e Il grande mare dei sargassi di Jean Rhys, due rielaborazioni degli "stranieri" di Defoe e Brontë secondo una prospettiva post-coloniale.