Joe Schievano

Compositore di colonne sonore e canzoni, musicista, sound artist e produttore musicale. Specialist Certificate presso il Berklee College di Boston in composizione e orchestrazione per film, ha studiato a Vienna con il compositore americano Joe Kraemer lo sviluppo del soundtrack per lungometraggi. La carriera di Giovanni Schievano, in arte Joe, inizia come lead guitar. E’ fondatore e compositore del gruppo Radiofiera con il quale ha composto e pubblicato oltre quaranta brani in varie produzioni CD, una delle quali con Sony Music e ha svolto una intensa attività live per un decennio. Con la sigla NAX (Network Audio Experience) in collaborazione con Paolo Steffan (compositore di produzioni internazionali per Pino Donaggio) ha iniziato l’attività di composizione per immagini e prodotto musica per film e commercials. Nel 2014 fonda Soundrivemotion, una sound factory a tutto tondo dove, oltre alla produzione musicale e alle colonne sonore, si occupa anche di ricerca sonora per nuovi progetti legati alla sound art e al sound design. Oltre ad una serie di album musicali composti e prodotti, tra i più recenti troviamo “You are the movie, this is the music”, incentrato sull’utilizzo di una propria soundtrack personale. Per Joe questo album sarà un punto di partenza per il concept del nuovo lavoro con Maria Roveran. L’album più recente è “Naüge Beng”, composto e prodotto proprio con Maria Roveran. Questo album consolida la collaborazione tra i due artisti portandoli, dopo una serie di concerti e progetti paralleli sviluppati insieme, a maturazione del nuovo album “Come in un film”. Joe ha al suo attivo una ventina di colonne sonore di film e docufilm di produzioni italiane ed internazionali, tra le quali Tiziano l’Impero del Colore prodotto da Sky e Artè e il film sperimentale autoprodotto con la regista americana Keja ho Kramer “Dazzling Shadows”, selezionato in molti festival tra i quali Parigi, Atene e Palermo. La nuova frontiera di Joe è la ricerca sonora, registrazione di suoni dell’ambiente, di oggetti o di situazioni, al fine di poterli modificare, sintetizzare ed integrare a strumenti classici analogici per creare composizioni uniche, che possano rispecchiare quel nuovo modo di sentire multiforme che l’umanità sta sperimentando.