Quanto conosciamo la Geografia oggi?

Qual è oggi la linea di demarcazione fra Oriente e Occidente? E, soprattutto, ha ancora senso parlare di confini netti in un mondo dove le rotte digitali azzerano le distanze geografiche, gli scambi culturali si moltiplicano in tempo reale e le identità si ibridano costantemente? A partire da questi interrogativi converseremo con l’autore, intrecciando storia e attualità, mito e innovazione, per comprendere come siano mutati — e continuino a mutare — i cardini che per secoli hanno separato due poli solo apparentemente opposti.

La tecnologia, con la sua capacità di reinventare mappe mentali e spaziali, non solo ridisegna territori ma ridimensiona gerarchie, rinegozia valori, apre scenari di dialogo che un tempo sembravano impossibili. Analizzeremo dunque i “nuovi confini”: quelli dell’infosfera, del commercio globale, dei social network e delle diaspore culturali, chiedendoci se la bussola tradizionale basti ancora a orientarci o se occorra sviluppare coordinate relazionali, etiche, spirituali.

L’incontro non vuole essere un semplice esercizio intellettuale, bensì un tassello concreto verso la costruzione di una cultura di pace. Mettere a confronto prospettive orientali e occidentali significa infatti riconoscere l’interdipendenza che ci unisce, ampliare il lessico della convivenza e promuovere un ascolto reciproco capace di trasformare la differenza in risorsa. Vi invitiamo a partecipare con domande, esperienze e riflessioni personali: solo così la serata potrà diventare uno spazio condiviso di ricerca, dove la parola apre ponti e il dialogo diventa il vero protagonista.
Ospiti: Tiziano Fusella

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